Ristrutturazione: Quali permessi servono per ristrutturare casa?
Cosa rischio se non lo avessi fatto?
E’ importante fare una precisazione: se ad esempio cambi un pavimento, gli infissi, imbianchi i locali, non è necessario ottenere alcun permesso.
Quando nel tuo appartamento i lavori di ristrutturazione comprendono l’abbattimento o la costruzione di pareti divisorie, l’apertura di porte in altri punti del muro o la loro chiusura, la creazione di un altro servizio igienico… devI obbligatoriamente presentare una pratica edilizia AL Comune in cui si trova l’immobile.
Non farti ingannare dalla piantina catastale, spesso si crede che sia solo lei ad avere valore, ma in realtà non è così. E’ il Comune l’ente preposto che autorizza le modifiche interne agli appartamenti.
Vuoi conoscere come fare le cose in regola? Ecco, per te, i passaggi riassunti in modo semplice:
Incarica un tecnico abilitato (geometra, architetto, ingegnere edile) in grado di valutare, tecnicamente, la fattibilità delle modifiche CHE intendi fare; fai redigere al tecnico incaricato il progetto da presentare al Comune e, una volta pronto e da te confermato, firmalo e fallo presentare al comune.
Ora puoi iniziare con la tua impresa i lavori di ristrutturazione del tuo appartamento attenendoti al progetto presentato;
Finita la ristrutturazione fai presentare al tuo tecnico la dichiarazione di fine lavori sempre al comune; per ultimo il tuo tecnico deve aggiornare la piantina depositata al Catasto Edilizio riportando le stesse lavorazioni dichiarate nei progetti depositati in comune.
Questa procedura ha il costo solo del tecnico che ti segue.
N.B. i tecnici abilitati possono avere costi diversi, dipende dal tecnico che scegli e dalla tipologia di pratica necessaria da presentare.
Se i lavori di ristrutturazione fossero stati eseguiti senza aver presentato per tempo nessuna pratica in comune?
Per te è un bene leggere questo articolo, esistono due scenari che analizziamo insieme.
Caso 1: col supporto di un tecnico abilitato (se non ne hai, te lo possiamo fornire noi) viene constatato che i lavori eseguiti rientrano nel regolamento edilizio/urbanistico in vigore.
Devi incaricare un tecnico abilitato e, prima redigere, poi presentare la pratica, sempre in comune, ma in “sanatoria”. Questo termine significa che devi pagare una sanzione al Comune che, nella maggior parte dei casi per lavori dispositivi interni, è di 1.000 euro.
Il tutto avviene perché a suo tempo hai dimenticato di presentare al comune i progetti per tempo, ritrovandoti a fine lavori, a espletare i dovuti passaggi. Come sempre, infine, il tecnico incaricato deve occuparsi di aggiornare in Catasto la tua piantina. In questo preciso scenario, non aver comunicato nei tempi congrui al comune i lavori eseguiti, ti costa di più: sanatoria e compenso del tecnico per tutto il suo lavoro.
Ristrutturazione: Quali permessi servono per ristrutturare casa?
Caso 2: i lavori eseguiti non rientrano nel regolamento edilizio/urbanistico in vigore.
Questa situazione significa che, per quanto a te piaccia come hai deciso di ristrutturare la tua casa, alcune o tutte le lavorazioni eseguite, il Comune non le autorizza.
In questo caso il discorso è più delicato perché finchè bisogna mettere mano a dei fogli di carta con righello e matita (per renderla facile), la cosa è più semplice.
Qui c’è il potenziale rischio di mettere mano col muratore per poter tradurre le regole che il comune impone riguardo a disposizioni e spazi interni ( o altre normative).
Anche in questa situazione il supporto del tecnico abilitato è essenziale sia per capire se e come richiamare l’impresa che ha fatto i lavori per adeguare le modifiche all’appartamento, sia per presentare la pratica in “sanatoria” al Comune.
Come sopra, anche questa lavorazione ti costa di più: tecnico abilitato per il suo compenso, sanatoria al Comune, impresa di ristrutturazione per gli eventuali adeguamenti.
Il tecnico, anche in questo caso, dovrà presentare una nuova planimetria in Catasto per allineare il Catasto al Comune.
Quando sono in regola al 100%? 3 è il numero perfetto.
Per essere al sicuro tutto deve combaciare allo stesso modo, rispettando sempre le regole del comune:
1 – lo stato dei luoghi (come effettivamente è disposta la casa), 2- l’ultimo progetto presentato in Comune 3 – la piantina in Catasto.
Esiste una sola eccezione!
Nei periodi in cui il Governo ha concesso la possibilità di effettuare un Condono Edilizio è stato possibile, per chiunque volesse sanare degli abusi edilizi, poter pagare un’oblazione al Comune a prescindere che le modifiche rientrassero nel regolamento edilizio/urbanistico.
L’ultimo Condono Edilizio in Italia è stato nel 2004.
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Se stai pensando di ristrutturare la tua casa affidati alla consulenza di un tecnico abilitato o un agente immobiliare preparato per evitare di spendere più soldi del dovuto ed essere sicuro che hai fatto le cose in piena regola.
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Le questioni urbanistiche sono molto importanti.
Per questo analisi e confronto tra i documenti e l’effettivo disposizione della casa è da compiere in fase iniziale, prima di trovare un acquirente.
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Vendere casa è un’operazione delicata, quanto importante, ed in materia tecnica esser sicuri al 100% di avere la documentazione in ordine è il primo passo per poter affrontare l’argomento con tranquillità ed evitare costi non preventivati.
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